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Cosa Cacciare?

La Caccia: ambiente, passione, tradizione

Quando si parla di caccia è bene soffermarsi sul valore sociale, culturale, economico ed ambientale che questa attività  da sempre esprime sul territorio, un insieme di valori e usanze che continuamente vengono tramandate da padre in figlio consentendo di mantenere vive quelle tradizioni sempre attuali tipiche del vivere rurale.

Lepre

Astuta e forte, la lepre da sempre anima i sogni dei cacciatori. Per catturarla è necessaria tecnica, esperienza e l'arma giusta.
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Fagiano

Cacciarlo richiede un atteggiamento non solo grintoso e caparbio, ma anche la conoscenza di luoghi e abitudini, decisivi per la cattura.
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Colombaccio

La caccia al colombaccio offre sensazioni uniche e straordinarie, considerati gli strumenti che si adottano per insediare questo uccello.
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Tordo

Bisogna avere ottima mira e di riflessi eccellenti in quanto i tordi sono molto abili nel volo e riescono a nascondersi dietro le fronde degli alberi.
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Starna

Un selvatico leggendario fra tradizione e futuro - La starna è un mito e i cacciatori, almeno quelli amanti del cane da ferma.
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Quaglia

Un piacere autentico la caccia alla quaglia, un selvatico vero che permette al cacciatore di tornare a godere delle campagne assolate.
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Beccaccia

La diversità dei territori e la loro vegetazione offrono alla regina del bosco le migliori condizioni climatiche  per addestrare i cani.
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Cinghiale

Intrepidi cacciatori eseguiranno dei tiri bellissimi su scaltri e rapidissimi cinghiali che durante la battuta di caccia grossa incalzano alle poste.
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Ars Venandi

Uno dei grandi pregi della caccia è quello di essere un'arte antica e al tempo stesso attuale, un bagaglio di virtù e di tecniche che non hanno tempo perché possono essere vissute in qualsiasi epoca storica. Infatti, al giorno d'oggi, con tutti gli strumenti scientifici disponibili, è appurato che la caccia sia a tutti gli effetti una risorsa sociale, ambientale ed economica.

Perché si va a Caccia

Calma e silenziosa osservazione, nel bosco, nel prato, o sulle vette.
Frequenti incontri con animali selvatici, che ogni volta sorprendono e ogni volta insegnano qualcosa.

La Sfida

Della caccia primigenia l’uomo di oggi ha ereditato un elemento fondamentale, che c’è sempre stato e presumibilmente rimarrà: l’istinto di predazione.

Il Cacciatore

Si va a caccia per essere ancora parte della natura, fino in fondo. L’uomo cacciatore, da semplice predatore,si è trasformato, crescendo, in attento gestore.

L'importanza della caccia

La caccia è un’arte antica e al tempo stesso attuale, un bagaglio di virtù e di tecniche senza tempo vissute in ogni epoca storica. Poche realtà popolari sanno unire, come la caccia, diverse categorie di persone a prescindere dal loro status.

Se oggi possiamo godere ancora di giardini arborei come i capanni da caccia, se oggi possiamo trovare delle pozze di abbeverata in mezzo al bosco, se ancora attualmente troviamo molte zone sul territorio perfettamente gestite, il merito va in gran parte al cacciatore, perché la cura dell’ambiente è una vocazione insita nel vivere venatorio. Per il cacciatore nulla è casuale: una pianta di pastura oppure la forma estetica di un albero che potrebbe essere utilizzato per un secco, le tracce o gli escrementi di qualche animale, l’analisi di una parte di bosco da esplorare. Quando una tradizione e una cultura come la caccia rappresenta il binomio tra cuore e cervello è impossibile descrivere questo concetto solo con le parole, perché quando una passione brucia forte nel corpo non esistono vocaboli che possono esporre quello che si prova dentro.  La caccia è presente da quando esiste l’uomo, nel corso dei secoli la popolazione ha tratto dalle proprie esperienze un bagaglio di saggezza che ha saputo tramandare di generazione in generazione fino ai giorni nostri, una tradizione di lungo corso che ha il fascino di saper accomunare il passato al presente palesando chiaramente come il valore della caccia rimanga invariato a prescindere dalle epoche storiche in cui esso è inserito. Ogni territorio ha le sue peculiarità, le pratiche venatorie legate alle usanze popolari sono l’espressione di un notevole impatto sociale, culturale ed economico che possono consentire alle generazioni che verranno di provare quelle emozioni che noi abbiamo potuto vivere, evitando la dispersione di alcune tradizioni rurali nate con l’uomo e vissute da secoli in perfetta simbiosi.”

Conservazione e ripristino ambientale al fine di garantire l'obiettivo naturalistico e faunistico

L' Azienda Faunistico Venatoria. In tale azienda la caccia è consentita nelle giornate indicate dal calendario venatorio secondo i piani di assestamento e di abbattimento.

AFV IL TORDO

 

L'Azienda Faunistico Venatoria" Il Tordo" è sita in Mandela, provincia di Roma, a solo 40 minuti di macchina dal centro città. Si trova su un poggio alto fino a 600 m. dal livello del mare e ubicato tra il torrente Licenza ed il fiume Aniene. Fa parte della Comunità Montana Valle dell'Aniene. Geograficamente il sito è limitrofo al Parco dei Monti Lucretili.

La Riserva è suddivisa in 6 straordinarie zone di caccia immerse nella tipica vegetazione del territorio più o meno fitta, tra boschi e zone miste, per una estensione di circa 1.400 ettari. La riserva è aperta durante la stagione venatoria mentre la ZAC - Zona Addestramento cani con sparo -  rimane aperta tutto l'anno.

Grazie alla ricca vegetazione tipica del luogo, alla ricchezza di bacche e d'olivi, alla semina di colture a perdere e grazie ad una diligente politica di ripopolamento, è possibile cacciare ogni specie stanziale di selvaggina consentita come fagiani e lepri, incontrando pernici e starne, oltre a specie migratorie come beccacce tordi e colombacci.


Michele da Roma

Enrico
Marco & Giacomo

Stefano
Rebecca

AZIENDA FAUNISTICO VENATORIA IL TORDO

Luoghi dove la natura regna sovrana e tu cacciatore puoi vivere lo sport venatorio in un’atmosfera che richiama antichi sapori di sfida. Enrico e Luca, insieme a Carlo ed Elena ti assistono in ogni fase della tua esperienza venatoria.

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